Descrizione
La soluzione all’1% di concentrazione ha pH 4,5.
Di largo impiego nella pulitura delle pitture murali, in particolare con il metodo degli impacchi che utilizzano come supportante la polpa di cellulosa, la sepiolite, la carbossimetilcellulosa.
L’EDTA bisodico risulta molto aggressivo verso il carbonato di calcio, particolare che lo esclude da un superficiale utilizzo su materiali lapidei a carattere carbonatico.
Confezioni: 800 g, 25 Kg
Acronimo dell’acido Etilen-Diammino-Tetra-Acetico, un acido tetracarbossilico chiamato anche agente chelante o complessate.
Come agente sequestrante ha la proprietà di formare con gli ioni dei metalli composti di coordinazione molto solubili e stabili, mascherandone quindi la presenza in soluzione.
I principali metalli che può captare sono, in ordine di affinità, calcio, potassio, sodio, cromo, nichel, rame, piombo, zinco, cobalto, manganese, magnesio.
Assieme al carbonato e al bicarbonato di ammonio è utilizzato nella preparazione di quel prodotto conosciuto in ambito del restauro con il nome di AB-57.
L’EDTA, in quanto sostanza a carattere sequestrante, ben si presta per la pulitura di macchie dovute a ossidazioni di metalli e per la rimozione di gesso, presente sia in forma di efflorescenze di superficie, che le formazioni interne, o sub florescenze.
Si propone in due forme: il sale bisodico si differenzia dal tetrasodico per la migliore solubilità in acqua.